IL SANGUE VERDE di Andrea Segre (ZaLab - 2010)

La voce dei braccianti africani che hanno manifestato a Rosarno

contro lo sfruttamento e la discriminazione.

7 volti, 7 storie e un'unica dignità.

Gennaio 2010, Rosarno, Calabria. Le manifestazioni di rabbia degli immigrati mettono a nudo le condizioni di degrado e ingiustizia in cui vivono quotidianamente migliaia di braccianti africani, sfruttati da un'economia fortemente influenzata dal potere mafioso della 'Ndrangheta. Per un momento l'Italia si accorge di loro, ne ha paura, reagisce con violenza, e in poche ore Rosarno viene "sgomberata" e il problema "risolto". Ma i volti e le storie dei protagonisti degli scontri di Rosarno dicono che non è così. Scovarle e dare loro voce è oggi forse l'unica via per restituire al Paese la propria memoria: quella di quei di giorni di violenza e quella del proprio recente quanto rimosso passato di miseria rurale.
Prodotto da ZaLab in coproduzione con Aeternam Films con la collaborazione diRAI3 - Doc3 JoleFilm e la partecipazione di AAMOD con il patrocinio di Amnesty International- sezione italiana vai a credits completi

Vivo in un tempo/I live in a time

VIVO IN UN TEMPO CHE SEPARA GLI ORIZZONTI,
CHE INSEGNA AL DESTINO IL PRIVILEGIO DELLA POSIZIONE 
SU QUESTA TERRA, IN QUESTO TEMPO, 
ESISTE UNA MINORANZA  CHE HA IL DIRITTO DI VIAGGIARE
E UNA MAGGIORANZA A CUI E' AMPIAMENTE NEGATO.
DI QUESTA MAGGIORANZA ALCUNI, 
MOLTO POCHI A DIRE IL VERO,
DECIDONO DI NON RISPETTARE LE REGOLE
E DI METTERSI IN VIAGGIO LO STESSO.
VERSO LE TERRE DELLA MINORANZA
PER ACCEDERE ALLE SUE VANITOSE MA PROTETTE  RICCHEZZE.
PER OSMOSI. PER BISOGNO.
PER REAZIONE ALLA STORIA.
CONTRO DI LORO LA MINORANZA DELLA TERRA
URLA, ARRESTA, RESPINGE.
FINANZIA CONFINI, CAMPI, DITTATURE.
DIFFONDE PAURE E RACCOGLIE CONSENSI.
PROTEGGE CON LA FORZA LA PROPRIA POSIZIONE,
TRACCIA CON IL POTERE IL PROPRIO ORIZZONTE.
NON PER ESPELLERE, MA PER SFRUTTARE.
IGNARI I VIAGGIATORI NON AUTORIZZATI,
QUELLI CHE DI LORO SOPRAVVIVONO AL VIAGGIO,
APPRODANO IN UNA DELLE TERRE DELLA MINORANZA.
LI' NON LI ASPETTA NESSUNA GENTILE ACCOGLIENZA.
INIZIA INVECE IL TEMPO DELLA PAURA, DELLA REPULSIONE E DELL'ABBANDONO.
E' IL TEMPO DELLA COLPA.
IL TEMPO PERCHE' L'ERRORE DIVENTI INFERNO E L'INFERNO DIVENTI ESEMPIO.

Andrea Segre
Il Sangue Verde racconta un pezzo di questo inferno, in questo tempo.
Lasciando ai viaggiatori non autorizzati il potere della parola e della memoria.
Nella convinzione che nel loro coraggio e nelle loro mani risieda la speranza di riscatto delle terre da cui sono partiti ed in fondo anche di quelle in cui sono arrivati.

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I LIVE IN A TIME

I live in a time which divides the horizons,
which teaches destiny the privilege of status
On this land, in this time,
exists a minority who has the right to travel
and a majority who has not.
Of this majority some,
very few, to tell the truth,
decide to not obey the rules
and to begin their journey all the same
towards the land of the minority,
to share in its vaunted but protected riches.
By osmosis. Because of need.
To rebel against history.
Against them the minority of the land
shouts, arrests, rejects.
Finances fences, camps, dictators.
Spreads fear and gathers consensus.
Defends their own position with force,
Defining their own horizons with power.
Not to expel, but to exploit.
The unauthorised travellers, unaware,
those who survived the journey,
arrive in one of the lands of the minority.
There awaits no kind welcome.
A time of fear begins instead, of repulsion and abandonment.
It is the time of guilt.
The time for a mistake to become a hell and for hell to become an example.
Green Blood recounts a piece of this hell, in this time.
Giving the unauthorised travellers the power of the word and the memory.
In the conviction that in their courage and in their hands resides the hope of redemption of the lands from which they came, and ultimately for those in which they have arrived.
(translation: W. Burr)