IL SANGUE VERDE di Andrea Segre (ZaLab - 2010)

La voce dei braccianti africani che hanno manifestato a Rosarno

contro lo sfruttamento e la discriminazione.

7 volti, 7 storie e un'unica dignità.

Gennaio 2010, Rosarno, Calabria. Le manifestazioni di rabbia degli immigrati mettono a nudo le condizioni di degrado e ingiustizia in cui vivono quotidianamente migliaia di braccianti africani, sfruttati da un'economia fortemente influenzata dal potere mafioso della 'Ndrangheta. Per un momento l'Italia si accorge di loro, ne ha paura, reagisce con violenza, e in poche ore Rosarno viene "sgomberata" e il problema "risolto". Ma i volti e le storie dei protagonisti degli scontri di Rosarno dicono che non è così. Scovarle e dare loro voce è oggi forse l'unica via per restituire al Paese la propria memoria: quella di quei di giorni di violenza e quella del proprio recente quanto rimosso passato di miseria rurale.
Prodotto da ZaLab in coproduzione con Aeternam Films con la collaborazione diRAI3 - Doc3 JoleFilm e la partecipazione di AAMOD con il patrocinio di Amnesty International- sezione italiana vai a credits completi

martedì 4 giugno 2013

Rosarno: finalmente applicata la legge anti-caporalato

TerreLibere ci aggiorna sulla situazione del capolarato in Puglia dove finalmente il sistema giudiziario si è attivato per tutelare i braccianti.

"Per la prima volta la magistratura avvia autonomamente un`indagine applicando il reato di 'intermediazione illegale di manodopera', una fattispecie nata in seguito allo sciopero di Nardò dell`agosto 2011. Allora i braccianti africani rifiutarono le condizioni imposte dai caporali in Salento e bloccarono la raccolta dei pomodori e delle angurie. (...) «Da gennaio 2012 sono 42 i caporali denunciati dai lavoratori sulla base di quella legge», ci dice Yvan Sagnet, sindacalista, leader dello sciopero in Puglia. È molto difficile che l`iniziativa parta dal lavoratore sfruttato. Ecco perché è importante l`iniziativa della magistratura."

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