Sul sito "Archilovers" è stato pubblicato un progetto per un complesso residenziale per dare una residenza ai braccianti agricoli di Rosarno. solo un esercitazione o nasce da una reale volontà di restituzione dei diritti fondamentali agli schiavi di Rosarno? vai al progetto'
Fine del progetto è la realizzazione di un luogo che riqualifichi e sfrutti la periferia della città.
Il
sito riprende gli assi della maglia regolare adiacente aprendosi sui
campi ( luogo di lavoro) e sulle principali strade attraverso la
creazione di piste ciclabili, pedonali, carrabili e pergolati che
disegnano sul lotto piccole maglie rettangolari verdi, nei quali
poggiano i nuclei abitativi.
Tali nuclei sono caratterizzati
dall'aggregazione di 6 cellule abitative differenti: due piccole per due
fruitori, due medie per 4 fruitori, due grandi per 4 fruitori più
soggiorno. Le cellule sono collegate tra loro attraverso una fascia
tecnologica nella quale si distribuiscono i servizi igienici e di
ristoro.
Ogni cellula presenta un patio.
La modularità e
semplicità delle cellule è dettata dall'esigenza di far costruire la
propria abitazione ai braccianti agricoli, i quali la occuperanno
gratuitamente.
La tecnologia utilizzata è il legno che conferisce un
basso costo e facilità di costruzione nonché un totale livello di
sostenibilità.
L'aggregazione e la composizione del nucleo, pensa
infatti, al clima mite rosarnese attraverso il montaggio di pareti
ventilate, prefabbricate e intelaiate, un sopraelevamento dal suolo, una
copertura ventilata, alte finestre vetrate che permetto alla luce e al
calore invernale di penetrare completamente all'interno degli ambienti e
alla luce estiva di non entrarvi e contemporaneamente la fuoriuscita
dell'aria calda o la ventilazione dell'aria fredda.
Si è pensato
anche all'esigenza di rispondere alle tradizionali esigenze dei
braccianti agricoli extracomunitari, attraverso la creazione di
terrazze, pergolati e cortile interno.
IL SANGUE VERDE di Andrea Segre (ZaLab - 2010)
La voce dei braccianti africani che hanno manifestato a Rosarno
contro lo sfruttamento e la discriminazione.
7 volti, 7 storie e un'unica dignità.
Gennaio 2010, Rosarno, Calabria. Le manifestazioni di rabbia degli immigrati mettono a nudo le condizioni di degrado e ingiustizia in cui vivono quotidianamente migliaia di braccianti africani, sfruttati da un'economia fortemente influenzata dal potere mafioso della 'Ndrangheta. Per un momento l'Italia si accorge di loro, ne ha paura, reagisce con violenza, e in poche ore Rosarno viene "sgomberata" e il problema "risolto". Ma i volti e le storie dei protagonisti degli scontri di Rosarno dicono che non è così. Scovarle e dare loro voce è oggi forse l'unica via per restituire al Paese la propria memoria: quella di quei di giorni di violenza e quella del proprio recente quanto rimosso passato di miseria rurale.
Prodotto da ZaLab in coproduzione con Aeternam Films con la collaborazione diRAI3 - Doc3 JoleFilm e la partecipazione di AAMOD con il patrocinio di Amnesty International- sezione italiana vai a credits completi
Prodotto da ZaLab in coproduzione con Aeternam Films con la collaborazione diRAI3 - Doc3 JoleFilm e la partecipazione di AAMOD con il patrocinio di Amnesty International- sezione italiana vai a credits completi
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